Ed eccomi giunto alla fine di questo lungo percorso in cui ho cercato di
far conoscere a tutti il colore giallo sabbia.
Nello step 1 ho presentato il colore nelle sue caratteristiche cromatiche
e ho voluto darne un’immagine poetica, pensando alle ambientazioni in
cui si può trovare, dagli afosi deserti africani ai boschi alpini nella
stagione autunnale alle spiagge dei mari del nord. Questi paesaggi sono
presenti in innumerevoli paesi e quindi mi sono chiesto come gli abitanti del
mondo chiamassero nella loro lingua locale e nei dialetti tipici il colore
giallo sabbia: è quindi nato lo step 2,
un piccolo vocabolario che racchiude tutti questi termini. Questo colore è però
conosciuto meglio con un suo codice rappresentativo, come se fosse il codice
fiscale per un uomo: lo step 3
raccoglie i vari codici con cui il giallo sabbia è conosciuto in ambito
internazionale. Passando a un argomento meno tecnico e più storico, nello step 4 ho
raccontato l’uso di questo colore nei miti antichi e nello step 8 ho riportato alcuni detti e usanze popolari che ne fanno
menzione. Ascoltando la musica alla radio o al computer molte volte si sentono
nominare nei testi i colori principali come il nero, il giallo e il bianco,
mentre i colori più particolari e meno conosciuti come il giallo sabbia sono
praticamente inesistenti! Sono comunque riuscito a rintracciare due brani e a
riportarli nello step 5. Più facile è
stato invece trovare il giallo sabbia nei film, sia quelli recenti che parlano
delle missioni di guerra nel Medio Oriente sia quelli più datati come i grandi
western americani, di cui ho parlato nello step7. Negli step 6 e step 14 invece ho riportato alcuni
esperimenti fisici e la composizione chimica del colore, in modo da non
dimenticare le origini ingegneristiche di questo corso di studi. L’abbecedario
dello step 9 presenta vari termini
connessi al giallo sabbia. Nello Step 10
si parla invece dell’importanza dei colori negli emblemi delle aziende, facendo
particolare riferimento alla marca di sigari Cohiba. Lo step 11 riporta invece libri e documenti in cui il colore della mia
indagine viene citato, facendo anche riferimento a un libro di ricette in cui
ho scoperto che il giallo sabbia è un colore presente in molte pietanze che ho
riportato nello step 12. Lo step 13 riporta un fumetto del
personaggio Tintin mentre lo step 15
un manifesto pubblicitario della Cinzano in cui il colore dell’indagine è il
protagonista. Il giallo sabbia è usato nella colorazione di oggetti di design (step 16) ed è presente anche in alcune opere
architettoniche riportate nello step 22.
È il colore di un materiale refrattario utilizzato nella produzione di stufe (step 17) ed è presente anche in molti
dipinti, tra cui “L’orazione nell’orto” del Bellini dello step 18. Nello step 19 il
giallo sabbia decide di scrivere una lettera ai suoi lettori e a esprimere la
sua delusione per il fatto che è poco utilizzato.
È un colore presente nella moda, usato specialmente da stilisti orientali, come
riportato nello step 20.
Nello step 21 invece ho riportato biografie e
documentari di due personaggi storici che hanno vissuto e agito in luoghi attorniati dal colore in indagine. Lo step 23 racconta l’uso di questo
colore nelle tribù aborigene, facendo anche riferimento al “Pensiero Selvaggio” di Claude Lévi
Strauss. Nello step 24 ho riassunto
tutti i termini che a mio parere possono descrivere il giallo sabbia nel
migliore dei modi, all'interno di una nuvola costruita a forma di torre, come un castello di sabbia costruito sulla battigia.
Mentre cercavo informazioni sul giallo sabbia mi sono imbattuto in curiosità che ho deciso di riportare in alcuni step liberi, che si possono trovare a questo link (qui).
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